La marcia per la vita!?…no! IL MARCIO DELLA VITA!

 

Domenica 13 maggio 2012, un gruppo di donne, femministe e lesbiche ha deciso di boicottare attraverso azioni di controinformazione la manifestazione “Marcio della vita”. Una giornata indetta dai movimenti prolife capeggiati da Olimpia Tarzia: promotrice della proposta di legge che caldeggiava la privatizzazione dei consultori del Lazio e voleva inserirvi cattolici ed obiettori di coscienza.
I movimenti delle donne hanno raccolto migliaia e migliaia di firme per rigettare questo abominio dimostrando che su temi tanto dibattuti come l’aborto e la Ru486 la società civile è attenta e responsabile.
Abbiamo preso parola rispetto alla vergognosa apertura del cosiddetto” cimitero dei bambini mai nati” che è stato pagato profumatamente dalle amministrazioni locali. Questo luogo è l’ennesima occasione per strumentalizzare il corpo delle donne e imporre la loro morale bigotta e catto – fascista.
In questo momento di crisi, i discorsi dei movimenti pro life sono ancora più irresponsabili e fuori dalla realtà: a maternità non è una scelta. Come si decide quando avere figli/e se non si non arriva a fine mese e/o sei precaria?
D’altronde a questa gente in linea di principio interessano solo due momenti: il concepimento e la morte. Nel mezzo, come ironizzava Padre Pizarro (Corrado Guzzanti), c’è un “grandissimo chi se ne frega”!
L’unico modo per conoscere e riconoscere la propria sessualità è non considerarla un tabù e una vergogna.
L’unico modo per prevenire gravidanze indesiderate è il sesso libero e consapevole.

Contro chi vuole marciare su Roma e chi su Roma ci marcia privatizzandola, noi rivendichiamo libertà di scelta sulle nostre vite!