In fiamme il circolo gay di Anna Maria Liguori da la Repubblica

Hanno buttato un panno imbevuto di un liquido incendiario nella
cassetta delle lettere ed il fuoco è divampato nel giro di pochi
minuti all´interno del locale: ieri mattina, all´apertura del
"Coming Out" in via San Giovanni in Laterano a Roma, nota come la
"gay street di Roma", le tre proprietarie hanno trovato la vetrina
distrutta, tutto l´impianto elettrico inservibile e alcune parti
dell´arredo andate in fiamme.

L´incendio, di natura dolosa, è scoppiato intorno alle tre del
mattino di lunedì. Il locale è stato più volte preso di mira perché
è frequentato da omosessuali e lesbiche. I rilievi sono stati fatti
dalla polizia che sta cercando d´identificare gli autori del
gesto.

Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha inviato ai
gestori del locale un messaggio nel quale esprime la «più sincera
solidarietà a fronte del vile atto intimidatorio di cui sono stati
fatti segno», insieme ad un «sincero augurio per il prosieguo della
loro attività per l´affermazione di una cultura dell´uguaglianza,
della non discriminazione e dei diritti».

«E´ un atto orribile che ci sconvolge ma non ci spaventa – ha
detto il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo – colpire il
Coming Out, che è tra i luoghi simbolo per la comunità gay romana e
cuore della gay street, vuol dire ostacolare la visibilità delle
persone lesbiche, gay e trans, costringendoci all´anonimato e al
silenzio. Da tempo abbiamo denunciato azioni omofobe contro la gay
street, la strada in prossimità del Colosseo dove da anni si
radunano migliaia di lesbiche e gay». La scorsa estate sono stati
anche messi in via San Giovanni manifesti e scritte contro lesbiche
e gay. La strada, con i suoi locali, è diventata nel corso degli
anni un simbolo di convivenza e contatto tra la città e la comunità
gay. Marrazzo ha poi aggiunto di aver «ricevuto a gennaio minacce
di morte per l´impegno nella tutela di lesbiche e gay. Per questi
motivi venerdì alle 22,30 organizzeremo il sitin "Si alla Gay
Street no alla omofobia", chiediamo adesione a tutte le
associazioni, ed istituzioni, per non lasciarci soli».

E c´è lo sdegno dell´assessore capitolino alle Pari Opportunità,
Cecilia D´Elia: «Se l´origine dolosa dell´incendio del Coming Out
verrà confermata, ci troviamo di fronte ad un grave episodio di
intolleranza. Si tratta di un importante luogo di aggregazione per
molti giovani ed in particolare per la comunità Lgbt (Lesbiche,
Gay, Bisessuali, e Transgender). Il Coming Out è un punto di
riferimento che ha ospitato iniziative di contrasto alla
discriminazione promosse dal Comune di Roma e dalle associazioni.
Roma deve continuare ad essere città della convivenza e
dell´accoglienza, che rifiuta l´omofobia».

(19 febbraio 2008)