Oltre a tutte queste cose serie, far parte delle Ribellule, vuol dire condividere e socializzare tutti i giorni e momenti divertenti. Chiamandoci Ribellule, siamo molto interessate al mondo animale, tutte abbiamo visto “microcosmo” ed ognuna di noi ha un legame particolare col mondo degli insetti: chi cerca di raccoglierli col post-it, chi senza pietà mette il sasso sul formicaio, chi fa collezione di insetti morti trovati per strada. Inoltre ci sono aneddoti, che vengono raccontati centinaia di volte. quindii…ecco a voi la
mitica
strabiliante
scientifica
STORIA DEI FUCHI!
La storia inizia così:
Mio zio fa l’apicoltore, non è di Roma, e dopo aver intrapreso un viaggio di centinaia di chilometri, giunse, tempo fa, nella Capitale e mi raccontò questa storia.
L’ape operaia, fa la sua vita di lavoratrice e sgobba tutto il giorno.
L’ape regina manda avanti l’alveare. Il nome di regina non è forse il più adatto perché, in verità, passano il loro tempo a lavorare per deporre le uova: fino a 2000 al giorno, ed in casi particolari anche di più. Escono dall'alveare solo per "scegliersi il marito" o per "cambiare casa", insieme alle loro più fedeli compagne.
Ma i maschi? E il re?
Eccoli: i fuchi
I fuchi sono da sempre stati descritti come dei pigroni, scansafatiche che non sanno fare altro che mangiare a sbafo e sognare di sposare una regina.
In realtà, i poveri fuchi, hanno una vita breve, circa 50 giorni, ed un po' triste. Collaborano come possono alla vita dell'alveare producendo calore, utile alle larve, e lavorando per il trasporto del miele all'interno della loro casa. Nel periodo primaverile ed estivo durante le giornate calde, soleggiate e con poco vento, escono dall'alveare in cerca di una regina.
Quando la trovano la inseguono, facendo la gara con tanti altri fuchi. L'accoppiamento avviene in volo. Dopo essersi unito alla regina il fuco cade a terra e muore.
Gli altri fuchi, quelli che non sono riusciti a raggiungere una regina, sono destinati ad essere cacciati via dal loro alveare e morire di fame, oppure uccisi direttamente dalle operaie dopo il periodo dell'accoppiamento, comunque prima dell'inizio della brutta stagione.