Reclaim Luxury! Reddito di esistenza per tutt*!

La crisi non ha gli stessi effetti su tutt*: per alcuni è un importante occasione per ricentrare i profitti, per molte e molti altri è il momento di reagire.

Viviamo in una società dalla precarietà generalizzata, in cui la “suggestione” ai sacrifici nella vita e sul posto di lavoro è messa a regime da tempo. Sappiamo come i governi affrontano la maternità, il lavoro, l’educazione, la cultura e il sesso. Sappiamo il modo volgare e violento con cui lo fanno.

E in questa successione convulsa di spread, bancarotta e sacrifici, succede che si giustifica tutto e anche di più: dai massacri sul e per il lavoro a quelli che ogni giorno si subiscono nei C.I.E.

Ci dicono che non ci sono garanzie per nessun* e la risposta ai nostri problemi è il sostegno della famiglia eterosessuale.

La crisi offre l’occasione di legittimare l’ennesimo schiacciamento delle nostre scelte. Credono di convincerci ad abbandonare qualsiasi volontà di determinare le nostre vite. Invece, noi, a differenza dei banchieri affamati, siamo degli esseri desideranti e ci rendiamo conto di non essere più compatibili con questo stato di cose.

Addomesticarci? No!

Oltre l’indignazione c’è l’inconciliabilità !

Inconciliabili al ricatto e allo sfruttamento, inconciliabili con chi vuole rispedirci a casa, con padroni, banchieri e precarizzatori.

La Sig.ra Marcegaglia e la Sig.ra Camusso – se non ora – quando dovrebbero dire chiaramente che noi questo debito non lo paghiamo?

Se loro blaterano noi lo gridiamo!

Attraverseremo la giornata di mobilitazione internazionale del 15 ottobre contro l’austerity colorandoci gli occhi, le labbra e portando qualcosa di rosso!

Perché?

Per sembrare meno buon*! Perchè siamo impertinenti! Perché siamo inconciliabili con chi ci vuole far pagare la crisi!