articolo da Osserva rosa
In continuità con la campagna
"Obiettiamo gli Obiettori"
proposta dalle Mai Stat@ Zitt@ di Milano
segnaliamo queste importanti informazioni
per la difesa dei nostri diritti
Pillola del giorno dopo
Come denunciare i medici che si rifiutano di prescriverla:
Scarica l’esposto-tipo, tenendo conto che i fatti esposti sono relativi ad un caso specifico, e vanno quindi sostituiti con la situazione che hai dovuto concretamente affrontare
Come denunciare i farmacisti che si rifiutano di venderla:
Scarica la denuncia-tipo per i farmacisti che si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo
Consigli pratici contro l’ostruzionismo ospedaliero
* Fatti sempre registrare all’entrata del Pronto Soccorso
* Chiedi al personale medico e infermieristico con cui vieni in contatto di qualificarsi
* Se ti dicono che il ginecologo di turno non può riceverti, chiedi il motivo e le sue generalità
* Fatti rilasciare una cartella di Pronto Soccorso contenente i motivi della mancata prescrizione
* Se si rifiutano di aderire a queste tue legittime richieste e ti allontanano senza giustificato motivo, chiama subito le forze dell’ordine e denuncia il tutto sul posto in loro presenza.
Pillola del giorno dopo
La pillola del giorno dopo (meglio sarebbe chiamarla contraccezione di emergenza), commercializzata nel nostro Paese con il nome di Norlevo o Levonelle, è un farmaco utilizzato come contraccettivo di emergenza entro le 72 ore successive ad un rapporto sessuale non protetto: il levonorgestrel, nella dose di 1,5 mg assunta per via orale, agisce inibendo o alterando la qualità dell’ovulazione (come peraltro fanno tutti i contraccettivi ormonali) e non interferendo in alcun modo sull’impianto dell’ovulo fecondato sulla mucosa uterina, che avviene 8 giorni dopo la fecondazione; poiché la gravidanza inizia appunto con l’annidamento dell’ovulo fecondato nella mucosa uterina, non può affermarsi che il farmaco sia abortivo, non solo perchè non interrompe una gravidanza in atto, ma anche perché non interferisce sul destino di un ovulo fecondato (cosa che per alcuni è equiparabile ad un aborto). Il metodo, che ha un’efficacia tanto maggiore quanto prima viene utilizzato, è inefficace se l’impianto dell’ovulo è già avvenuto: in tal caso, tuttavia, l’assunzione del farmaco non influisce sulla prosecuzione della gravidanza.
In italia la pillola del giorno dopo può essere venduta con ricetta nominale non ripetibile prescritta da un medico: pertanto in caso di necessità è necessario rivolgersi obbligatoriamente a un medico o a un ginecologo, con tutte le difficoltà (sia di ordine pratico che di ordine psicologico) che si ricollegano a tale eventualità. In molti Paesi europei la contraccezione d’emergenza è liberamente acquistabile come farmaco da banco, e in alcuni casi viene addirittura distribuita gratuitamente. Negli Stati Uniti la FDA ha stabilito che la cosiddetta pillola del giorno dopo possa essere acquistata dai maggiorenni senza la ricetta medica (estate 2006).
Un’altra peculiarità del nostro Paese riguarda l’obiezione di coscienza, che è prevista soltanto dalla legge 194 sull’interruzione di gravidanza (e che quindi prevede una gravidanza accertata), ma secondo un parere non vincolante del Comitato Nazionale per la Bioetica potrebbe essere estesa alla prescrizione della pillola del giorno dopo (in assenza di una gravidanza accertata).
Sono segnalati in tutta Italia casi di ospedali che negano la prescrizione della pillola del giorno nei momenti critici in cui non è reperibile né il medico nel consultorio familiare, né il medico di base (per esempio durante i finesettimana), adducendo come come motivo l’obiezione di coscienza dei medici di turno.
(http://www.lucacoscioni.it//pillola_del_giorno_dopo)