Oggi 2 aprile Ferrara sarà a Bologna in Piazza Maggiore.La sua presenza in città ha suscitato 2 risposte differenti da parte delle femministe bolognesi:La "Rete per l’autodeterminazione" si è data appuntamento lì alle 17.30. Le donne della rete bolognese invece rispondono all’invito fatto dal candidato per la lista pro-life con una *Lettera Aperta*.
Qui di seguito riportiamo la lettera e l’appello.
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LETTERA APERTA AI GIORNALI IN RISPOSTA ALL’INVITO DEL SIGNOR SALIZZONI
(candidato bolognese per la lista Aborto?No grazie)
Gentile signor Salizzoni,
noi, RETE DELLE DONNE DI BOLOGNA, la ringraziamo per l’invito alla presenza in piazza Maggiore dove parlerà il nuovo leader del movimento per la vita da lei così stimato.
Considerando che il suo invito non sia una provocazione ma un fatto di gentilezza, con altrettanta gentilezza le diremo ora perché non saremo presenti.
La nostra storia di donne a Bologna è caratterizzata dal non farci dettare calendari da nessuno, dalla costruzione di pensiero e contenuti e scadenze che manifestiamo in azioni collettive senza bandiere perché noi decidiamo per noi.
La visibilità in quanto propaganda non ci interessa, la storia delle donne è fatta di realtà e concretezza giorno per giorno e la piazza, così come la pratica il suo Sponsorizzato, per noi è il nulla.
La difesa della 194 è il simbolo della libertà delle donne, quella che noi chiamiamo AUTODETERMINAZIONE, cioè il diritto di scegliere la maternità come atto di desiderio, e come atto d’amore desiderare figli sereni e sani.
Al proposito ci vengono in mente le famose antenne di Cesano. Ricorda le antenne vaticane, quelle che nel 2005 ebbero due condanne per eccesso esagerato di elettrosmog che creava gravi problemi: leucemia ai bambini e malformazioni ai feti? Il suo sponsorizzato ha forse speso, non dico una piazza, almeno una parola per quelle madri disperate che avevano scelto "la vita", la vita sana dei loro figli nati? Forse chè il leader del movimento per la vita allora era soltanto devoto senza ateo?
E i bambini veri, “gli effetti collaterali” delle guerre che lui esalta (terrore, mutilazione , perdita degli affetti, dei sostentamenti, del piacere del vivere ,morte) valgono meno di due cellule?
E che dire della sua omofobia che già alle scuole medie (sono ancora creature) scatena il bullismo e fa spaccare le gambe ad un bambino perché il ballo è cosa da femmine ?
Lei, signor Salizzoni, non ci trova una certa incoerenza (o mala fede) in tutto ciò?
Come il suo amico in questi due mesi ci ha trasformate da assassine a vittime (in entrambi i casi aggettivi- pensiero insultanti), manifesta, forse inconsciamente o no, il suo concetto integralista di donna come strumento di riproduzione costretta ad abortire. Nessuno ci costringe, il nostro corpo pensante è quello che determina le nostre scelte e quando diciamo "nostre" significa che nessuno può decidere per noi.
Lo Sponsorizzato ha cambiato tante volte idea e ideali nella sua vita da farci pensare che il suo problema, più che di comunicazione di qualche cosa, sia di spazio dove collocare il suo corpo e noi, non avendo tempo da perdere, gentilmente glielo lasciamo.
LA RETE DELLE DONNE DI BOLOGNA
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Nessun pro-life! Solo Pro Fight!
Ferrara a Bologna? No grazie!
Accogliamo l’invito rivoltoci da Giovanni Salizzoni ad essere presenti al comizio di Giuliano Ferrara e della sua lista "Aborto no grazie", il 2 aprile in piazza Maggiore, perché abbiamo molte cose da dire:
è inaccettabile che qualcuno, soprattutto se è uomo, metta in discussione la legge 194, se non in vista di un suo miglioramento a vantaggio dell’autodeterminazione delle donne.
E’ inaccettabile che qualcuno si appelli alla vita per difendere un presunto embrione, ignorando il corpo vivo e senziente della donna.
E’ inaccettabile che chi fa campagna elettorale sul tema dei diritti diffonda al contempo l’omofobia e l’ignoranza.
E’ inaccettabile che si parli di diritto alla vita per gli ovuli fecondati invece di lottare contro ogni guerra e per il riconoscimento di ogni forma di orientamento sessuale, relazione e desiderio.
Abbiamo accettato quest’invito per dire che la vostra libertà di parola non potrà mai cancellare la libertà di scelta di tutte e di tutti. Usiamo il vostro invito per respingere ogni tentativo di normalizzare i nostri comportamenti, cucirci addosso delle esistenze compatibili e prevedibili. E per informarvi che questi vestiti oggi ci stanno stretti.
Oggi vogliamo muoverci in spazi ampi, oggi ci serve tutta Piazza Maggiore per sottrarci al vostro controllo.
Non accettiamo una vita di paura ed inconsapevolezza dal momento che nulla conta più della potenza dei nostri corpi, che continueranno ad attraversare la città e lo faranno anche il 28 giugno in occasione dell’ LGBT Pride.
Tutte e tutti in Piazza Maggiore mercoledì 2 aprile 2008 alle ore 17:30!