CORTEO ANTIRAZZISTA A NETTUNO! CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA



Domenica 8 febbraio 2009, con partenza alle 16.30 dalla stazione FFSS di
Nettuno, un colorato corteo interetnico sfilerà per le vie della città
per riaffermare la necessità di una società multiculturale, vicina ai
deboli e per chiedere pieni diritti di cittadinanza per i migranti che
fuggono da guerra e fame per migliorare le proprie condizioni di vita,
lavorando nostro Paese nel rispetto delle leggi. Il vile gesto xenofobo
compiuto a Nettuno la notte tra sabato e domenica scorsi ci riempie di
sgomento. Mai tanta cieca violenza aveva attraversato le nostre strade.
Singh, un ragazzo di origine indiana è stato picchiato a sangue e dato
alle fiamme mentre dormiva nella stazione ferroviaria. Singh è ricoverato
in condizioni molto gravi al S.Eugenio di Roma e la prognosi è ancora
riservata. Esprimiamo viva solidarietà a Singh, la sua famiglia e a tutta
la comunità indiana, presente nel nostro territorio da oltre vent'anni,
stimata ed impegnata sia nel commercio che nel settore agricolo. 
Contestiamo chi vuole in modo ipocrita e strumentale far passare questi
episodi razzisti come bravate giovanili, gesti dovuti all’uso eccessivo
della droga e dell’alcool. La chiara premeditazione con cui è stata
perpetuata questa aggressione spaventosa dimostra  l'intenzionalità degli
aggressori. Fermarsi ad una pompa di benzina, prendere del carburante,
entrare in stazione, picchiare un giovane, dipingergli il volto di vernice
grigia, cospargerlo di benzina ed infine appiccare il fuoco, non sono gesti
prodotti da “ricerca sfrenata di emozioni” ma sono atti consci e,
drammaticamente, studiati, come pure la scelta di un uomo indifeso e in una
condizione di vita disagiata. Obiettivo fondamentale della manifestazione
sarà l’intrecciarsi delle culture e delle nazionalità, per una realtà
sociale di condivisione e rispetto che lavora per sradicare l’odio contro
il diverso.  Il cosiddetto “Pacchetto sicurezza”, che verrà votato
domani al Senato, prevede una serie di norme che restringono i diritti dei
migranti e ne aumentano la precarietà dell’esistenza, rendendo possibile
il ripetersi di episodi come quello di Nettuno. Se il pacchetto sarà
approvato, chi è senza permesso di soggiorno rischia di essere denunciato
dal medico se va al Pronto Soccorso, non potrà più riconoscere i figli e
le figlie, sposarsi o inviare i soldi a casa. Il DDL prevede inoltre
l’aumento della detenzione nei CIE (ex CPT) fino a 18 mesi , l’aumento
della tassa per la richiesta o il rinnovo del permesso di soggiorno. Viene,
inoltre, introdotto anche il reato di ingresso e soggiorno illegale nello
Stato. Ma che “pacchetto sicurezza”, cittadinanza per tutti! Assemblea
permanente antirazzista  Nettuno, 04.02.2009 

Un pensiero su “CORTEO ANTIRAZZISTA A NETTUNO! CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA

  1. Ciao,
    ho trovato il vostro blog in rete, mi chiamo Elena Doria e vivo a Roma.

    Oggi sono stata davanti al parlamento e domani ci torno.
    La frase del presidente del consiglio berlusconi “potrebbe in ipotesi generare un figlio” riferita ad Eluana Englaro è uno stupro necrofilo.
    Il presidente del consiglio berlusconi sta usando il corpo di una donna per farsi dio-padre-padrone del nostro paese, o meglio farsi del tutto tale.

    Io ho sempre fiducia nella forza delle donne, che se si arrabbiano nessuno le ferma.

    Domani alle 17.00, a Roma, davanti al parlamento ci sarà una manifestazione. Io spero che le donne ci siano, tutte quelle che possono.
    Le altre, in ogni punto d’Italia, possono manifestare davanti alle prefetture della loro città.

    Chiedo alle donne parlamentari dell’opposizione e _non_ di arrabbiarsi, una volta per tutte, di fare quanto (e oltre) è in loro potere per dire basta e fermare questa violenza nei confronti del corpo di una donna e di un paese.

    Avete, abbiamo il dovere di fermare il disegno di legge appena approvato dal consiglio dei ministri.

    Domani, scendete tutte in piazza.
    Io la vedo così: tocca a noi.

    Fate girare, telefonate, mandate sms, ditelo alle vicine.
    Scendete in piazza

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