8 marzo al volturno occupato

…insomma, nonostante tutto, voglio essere libera di sentirmi bella. Femmina. E così sentirmi donna. E forse anche in questo modo recuperare un po’ il mio essere madre, in un contesto per uomini pensato da uomini, in cui mancano gli strumenti per vivere la quotidianità al femminile e la possibilità di essere madri oltre al breve momento del colloquio. Ops, dimenticavo. Ho letto che il governo intende costruire presto nuove carceri: pensate che sia troppo chiedere che si ricordino di fare anche i bidet?

tratto da RomaDentro, num 1 anno II, redazione interna all’Istituto di Rebibbia femminile


DOMENICA 8 MARZO 2009
@ VOLTURNOCCUPATO
ex-cinema Volturno
via Volturno 37 (Termini) Roma

ore 18:30

banchetti informativi:
Scarceranda, Ora d’aria

Slideshow:
Papillons, donne in carcere
di Melania Comoretto
(Rebibbia, Roma – 2008)

Slideshow:
le immagini di Scarceranda (1999-2009)

installAzione:
AleèAle

ore 19:00

presentazione dell’Associazione A Roma Insieme

presentazione del libro di Angela Davis
Aboliamo le prigioni?
(edizioni Minimumfax, 2009)
alla presenza di Geraldina Colotti

lettura di brani di "Autobiografia di una rivoluzionaria" di Angela Davis
interpretati da Raffaella De Gaudio

ore 20:30

Cena liberante con le ricette evasive di Scarceranda

ore 21:30

all’interno del festival
LA MALA DISTRIBUTION
proiezione del film-documentario
L’ora d’amore
di Andrea Appetito e Christian Carmosino
(Italia, 2008, 52′)

ore 22,30

intervento musicale straordinario di
Bianca Giovannini (BandaJorona)
e Ludovica Valori che eseguiranno alcuni brani sul carcere

a seguire concerto di Carolina Awisha Gentile (voce)
accompagnata da Andrea Moriconi (chitarra)

ingresso libero



Scarceranda

È l’agenda/libro autoprodotta da Radio Onda Rossa di Roma dal 1999. Il motto che la contraddistingue dalla sua nascita è “contro ogni carcere giorno dopo giorno, perché di carcere non si muoia più ma neanche di carcere si viva” e in questi dieci anni ha pubblicato numerosi contributi di stampo abolizionista per diffondere una cultura di superamento del carcere e della pena. All’interno di Scarceranda si trovano anche le ricette evasive: ricette culinarie di facile preparazione pensate soprattutto per chi è prigioniero/a riutilizzando anche parte del vitto fornito dall’amministrazione penitenziaria. Scarceranda viene donata alle persone detenute che ne facciano richiesta o segnalate alla Radio. Ogni anno centinaia di copie di Scarceranda vengono spedite in carcere alle persone detenute che chiedono di riceverla e testimoniano della loro esperienza dietro le sbarre.

Associazione Ora d’aria

L’associazione non profit è impegnata dal 1988 nel campo del sociale occupandosi di tutti i temi del disagio sociale con particolare attenzione al tema della detenzione, del recupero alla legalità di soggetti a rischio, sia adulti che minori.
Ha svolto numerose attività formative nel campo, dal disagio adulti e minori,all’area delle pari opportunità a quella della lotta al traffico degli esseri umani.
HA curato numerose pubblicazioni tra cui il periodico Ora d’aria, "Guida alle leggi utili in carcere", "Carcere istruzioni per l’uso riservato ai detenuti stranieri". Numerosi i filmati e i video sulle tematiche sociali (tra gli altri "Contro l’aids dal mondo", "Tg galeotto dal carcere della Gorgona", "Senza pena di morte sempre", "Vuoti a perdere").
L’attività si concentra inoltre su rassegna culturali come cineforum, concerti, presentazioni di libri, incontri con autori ( e nello specifico ha collaborato con il Ministero dei beni culturali e con il Ministero di giustizia al progetto "Le Ali della libertà " per la promozione di autori contemporanei all’interno degli istituti).

Attualmente pubblica "Roma Dentro" foglio informativo redatto con la partecipazione dei ristretti all’interno dei 4 Istituti di pena della città, sovvenzionato dal Comune di Roma.

A Roma insieme

L’associazione “A Roma insieme” si batte per migliorare la condizione dei bambini e delle bambine fino a tre anni che, con la madre detenuta, sono costretti loro malgrado a vivere chiusi in carcere, in un ambiente degradato, grigio, inadeguato rispetto alle loro esigenze di crescita fuori dal carcere e in compagnia della madre. Da quattordici anni a questa
parte “A Roma Insieme” con l’ausilio del Comune di Roma preleva ogni sabato i bimbi del carcere di Rebibbia e li conduce in spazi all’aperto, al mare, in campagna e nei parchi cittadini dove è consentito loro di vivere momenti di assoluta normalità nel mondo reale. L’associazione si occupa anche di organizzare feste di compleanno con musica, intrattenimento e regali per i piccoli “ospiti” del carcere.

Mostra Papillons, donne in carcere
di Melania Comoretto

Il progetto Papillons consiste in una ricerca fotografica nel reparto femminile del carcere di Rebibbia e in quello di Trapani. Al centro di questa ricerca vi sono il corpo e la femminilita’. In una situazione di condizionamento estremo come quella del carcere, è facile lasciarsi andare e cadere nella depressione, e, pertanto, la cura di sé e tutti i rituali che questa comporta diventano un modo per ribadire una normalità, per affermare la propria individualità, per ricordarsi ogni giorno che ancora si esiste.

Angela Davis “Aboliamo le prigioni? Contro il carcere, la discriminazione, la violenza del capitale”

Edizioni minimumfax, 2009
265 pagine

Angela Davis, la mitica militante degli anni Settanta, è oggi un’intellettuale di fama internazionale che ha focalizzato il suo impegno politico in una delle battaglie per i diritti civili più difficili: abolire il carcere. Un mondo senza prigioni è forse impensabile, anche per
chi proclama il suo progressismo. Ma con lucidità scientifica, un’enorme mole di materiale documentario e un instancabile passione ideale, la Davis analizza il sistema «carcerario-industriale» americano – quello per cui due milioni e mezzo di persone sono detenute negli Stati Uniti – e mostra come questa democrazia modello regga le sue basi economiche su una forma di schiavismo morbido: donne abusate e farmacologizzate, manodopera a costo zero per le grandi corporation, neri e ispanici a cui vengono negate istruzione e assistenza sanitaria di base. Aboliamo le prigioni? è una piccola guida di resistenza, che a partire dalla battaglia contro il carcere tuona la sua voce contro tutte le forme di oppressione. E alla fine ci chiama direttamente in causa, per farci diventare consapevoli di come le nostre idee cambieranno veramente soltanto quando saranno cambiati i nostri comportamenti.

http://www.minimumfax.com/libro.asp?libroID=449

L’ora d’amore

film documentario
Italia, 2008, 52 minuti
Regia: Andrea Appetito, Christian Carmosino

“L’ora d’amore” è un film sulle chiusure, sulle barriere profonde che rendono impossibile la relazione amorosa. Per raccontare questo i registi hanno scelto un luogo dove le barriere si fanno visibili, insormontabili e dove l’amore sembra diventare impossibile: il carcere.

La separazione, la solitudine, l’istituzionalizzazione del vivere acuiscono la paura, l’insicurezza, il bisogno, la dipendenza, la speranza, il ricatto, l’attesa e una lunga galleria di barriere che restringono e infine chiudono l’orizzonte di una relazione d’amore.

www.myspace.com/loradamore

Duo
Carolina Gentile (voce) Andrea Moriconi (chitarra)

Il concerto di domenica 8 marzo del duo Moriconi/Gentile propone un repertorio attinto dai principali cantautori italiani, arrangiato in chiave jazzistica. In particolare saranno presentati brani di De Andrè, Tenco, De Gregori, Fossati, Conte, Dalla, Modugno ed altri. Il tema che legherà i diversi brani sarà la figura femminile, l’amore, la lotta per un’esistenza migliore, la speranza.

Il duo Gentile/Moriconi è attivo da più di dieci anni, ed ha attraversato diverse fasi stilistiche, dal jazz alla musica d’autore, dal rock d’avanguardia al teatro canzone.

Carolina Gentile è una cantante jazz che ha aperto il proprio orizzonte musicale ben al di là degli standards americani che solitamente vengono proposti, e che esprime nell’interpretazione dei testi cantautoriali tutta la propria sensibilità e capacità improvvisativa. Accompagnata dal chitarrista Andrea Moriconi, raffinato ma lontano dalla riproposizione "di maniera" delle armonie jazzistiche.

www.myspace.com/carolinagentile
www.myspace.com/andreamoriconi
AleèAle

AleèAle (Alessandra Capolei) recicla e reinventa ogni sorta di materiale di scarto, dagli avanzi della memoria recupera le simbologie dei miti classici per evidenziare i contenuti dei “mondi” moderni. La concezione di forma e stile è legata al concetto più ampio della Pataphisica ideata dal drammaturgo francese Alfred Jarry più di un secolo fa. Il titolo dell’opera esposta è Ilia “il sogno della sposa” (60x140x190 istallAzione legno, ferro, carta ed altro), con riferimento al mito di Rea Silvia, vestale costretta alla castità dal crudele zio Amulio, dal cui amore per il dio Marte nacquero Romolo e Remo, atto per il quale, come prevedeva la pena per vestali del fuoco sacro a Roma che tradissero il voto di castità, venne imprigionata e torturata fino alla morte (le fonti sui mezzi usati sono varie, come l’essere stata seppellita viva). Per alcuni Rea Silvia è l’immagine tardiva della Dea Madre che feconda la terra. La tradizione la vuole discendente di Enea , negli Annales del poeta Ennio viene chiamata col nome di Ilia (lett.: donna di Troia). A lei è dedicato uno dei brani più lunghi che ci siano giunti del Liber I, il cosiddetto "sogno di Ilia". “Il sogno della sposa” è la dimensione a cui questo mito fa da sfondo. Esprime la condizione dell’essere umano donna , una proiezione fisica di una condizione intima.